Non sono un'amante degli stereotipi, anzi, viaggiando ho imparato che soprattutto quelli legati al cibo spesso sono più che infondati. Primo fra tutti il falso mito che serpeggia tra i meridionali: Al Nord si mangia male.
Ovviamente la pizza fuori dalla campania non è la vera pizza, è inutile
fingere, ma vogliamo parlare della carne Fassona. Da premettere che non sono una grande amante della carne, ma
addentando gli hamburger della Fassoneria di Torino, mi sono sentita da Dio. Nel
senso lato e letterale del termine. Sarà perchè in questo locale si mangia quasi nella casa del
Signore. I tavolini esterni sono
appoggiati alle mura della bellissima chiesa barocca di Santa Pelagia.
Se non fosse abbastanza la location e la cura dei dettagli per farvi innamorare di questo posto, sicuramente ci riuscirà il NocciolaBurger, megapanino con
hamburger di fassone impanato con pangrattato e nocciole.
Da premettere che io
adoro le nocciole, praticamente non potevo smettere di elogiare il panino durante
il pranzo,se però preferite il formaggio allora non perdetevi
il Polentaburger con polenta fritta e formaggio di Toma.
Molto probabilmente vi starete chiedendo cosa sia la carne Fassona, o
almeno io me lo chiedevo fissando il menù. Dopo il viaggio a Torino posso dirvi che è una carne tipica
piemontese , a basso contenuto di grassi. O almeno questo è quello che mi ha
detto la cameriera.
Se seguite il mio blog e soprattutto se avete letto il mio post su Napoli
sicuramente saprete che non mi faccio troppi problemi di grassi,ma il vero motivo che mi spinge ad elogiare la leggerezza di questa carne è che dopo due panini e annesso antipasto di mozzarella impanata sono
riuscita a prendere anche il dolce. Menomale direi, perché la cheesecake
fatta con lo stracchino non me la potevo perdere.
In un disperato tentativo di smaltire il pranzo continuiamo la
passeggiata per le vie del centro. Tentativo di smaltimento calorie in eccesso
andato malissimo visto che dalla Fassoneria si raggiunge troppo velocemente la
Mole Antonelliana,cosi come tutto il resto del centro storico.
Devo ammettere che esternamente la Mole non mi ha colpito molto,
soprattutto il tempietto sulla cupola lo trovo alquanto strano. Ma l'interno
merita moltissimo, non solo perché ospita il museo del cinema, ma soprattutto
perché dall'alto regala una meravigliosa vista del capoluogo piemontese. Regala
è un parolone visto che la salita in ascensore costa 7 euro, ma ne vale la pena.
Un'altra vista meravigliosa su Torino, e gratuita per giunta, la si gode
dal Monte dei Cappuccini. Location un po' distante dal centro, ovviamente noi eravamo in
macchina quindi la salita è stata molto piacevole, sopratutto perchè i viali
della collina sono pieni di case con un'architettura ricchissima e varia.Praticamente ogni casa è un'opera d arte. Per godere di Torino a pieno ci siamo portati
un piccolo spuntino: un pezzo di
Farinata di Ceci presa da Dessy. in Via MAdama Cristina. Ottima risposta piemontese alla pizza a portafoglio napoletana.
Scendendo dal monte una fermata è d'obbligo al Parco del Valentino. Parco che sembra un incrocio tra Hydepark e l'Isola Margherita di BudaPest.
Praticamente è infinito, o almeno a me è sembrato
infinito il tempo trascorso al suo interno
Sarà perché ho avuto la
fortuna di andarci con due uomini e di beccare Il Salone dell auto di Torino.
Mi sentivo come quegli uomini al centro commerciale che aspettano
la propria donna fuori da Kiko. A momenti mi gettavo nel
Po pur di fuggire. Che dire del grande fiume che attraversa il parco, uno spettacolo
della natura che lascia senza parole, soprattutto per me che sono un 'appassionata dei
fiumi. A momenti a Budapest venivo trascinata dalla corrente della Duna grazie
alla folle idea di bagnarmi con le sue acque sicuramente poco inquinate.
Fortunatamente il Po non
mi ha trascinata via, ma io sono riuscita a trascinare i ragazzi fuori dal
parco. Direi che dopo l' infinità passeggiata tra le auto un cioccolatino
me lo dovevano, soprattutto perchè siamo a Torino e i gianduiotti sono
spettacolari, solo 50 centesimi di pura goduria.
Per concludere il giro
gastronomico nel capoluogo piemontese, ci facciamo un cicchetto molto particolare…un
bicchierino di caramelle gommose inzuppate nella vodka.
Sperando che l alcool a
forma di orsetto ci aiuti a digerire, vi saluto.
Baci,
Carmen
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